Abbiamo deciso di trascorrere gli ultimi giorni del nostro viaggio in Indonesia a Bali. Un po’ spaventati dal turismo di massa inizieremo da un paesino un po’ meno battuto dalla folla e dai tour operator: faremo immersioni a Padangbai! O meglio, ci proveremo, per noi è la prima volta in assoluto, ma quale migliore occasione di iniziare se non in uno dei paradisi mondiali del diving?

Questa è stata una delle nostre migliori esperienze di viaggio del 2014, scopri le altre!

Cosa vedere

Padangbai è un ex villaggio di pescatori sulla costa est di Bali, che ha acquisito importanza turistica soprattutto per il suo porto dal quale quotidianamente partono traghetti per le isole Gili e Lombok. Mentre la maggior parte delle persone riparte subito però ti puoi fermare qualche giorno per goderti la spiaggia che si trova oltre il promontorio: la Blue Lagoon Beach.  Dista solo alcuni minuti di cammino dal paese, ma lungo il tragitto puoi fermarti al Pura Tanjung Sari un tempietto molto caratteristico sulla cima del capo.

Nel paese troverai anche un minuscolo mercato e alcuni altri templi di famiglia.

Immersioni a Padangbai

Te lo diciamo fin da subito, vale la pena di effettuare immersioni a Padangbai. La flora e la fauna marine sono spettacolari e la zona è l’ideale per chi è poco esperto o addirittura come noi non si è mai immerso.

Giorno 1

Abbiamo studiato su internet e sulle nostre fidate guide i diving center di Padangbai e abbiamo deciso di affidarci al Geko Dive: se su quasi 200 recensioni solo due (di oltre 3 anni fa) sono negative un motivo ci sarà. Noi non ci siamo mai immersi quindi ci viene proposto un pacchetto di un giorno per provare l’esperienza: il PADI Discover Scuba Diving. Si tratta di un corso teorico con video e istruttore seguito da un’immersione dimostrativa a 10 metri di profondità. Siamo un po’ agitati e non ci godiamo appieno l’esperienza, esponiamo i nostri dubbi al nostro istruttore Eka Supartama. Potrebbe finire tutto qua ma ci viene proposta una seconda immersione di prova. Siamo un pochino meno impacciati e riusciamo a muoverci più agevolmente, di conseguenza ci divertiamo di più e vediamo un sacco di pesci colorati: è fatta continueremo la nostra esperienza per conseguire il brevetto PADI Open Water Diver.

UPDATE: Eka ha recentemente aperto il  Momo Dive Center – può essere un’ottima alternativa

Giorno 2

Per questo brevetto prima di tutto è necessario acquisire le nozioni di base, gli skill elementari e le manovre di emergenza, per questo il secondo giorno è stato dedicato alla teoria con una full immersion di video, spiegazioni, manuali e test. Normalmente questo è coadiuvato da esercitazioni in piscina, ma il centro diving preferisce farci abituare alla corrente e all’acqua marina fin da subito quindi le svolgiamo nelle acque poco profonde di fronte alla spiaggia. Serata tranquilla, ancora un po’ di studio sul manuale e a letto presto.

Giorno 3

Questo è il grande giorno: riusciremo a fare hovering (la posizione del Buddha) a 18 metri di profondità? Cominciamo con una prima immersione mattutina di fronte alla Blue Lagoon Beach, nella quale in parte proviamo le tecniche studiate il giorno precedente, per poi rilassarci e goderci il paesaggio marino, profondità 16 metri. Nel pomeriggio l’ultima fatica è anche quella che dà più soddisfazioni, messe da parte le esercitazioni e la teoria è ora di esplorare il fondo marino per tutta la durata dell’immersione: 18 metri raggiunti: il brevetto è nostro!

Dove dormire e mangiare

Il villaggio è disseminato di sistemazioni di ogni genere: dall’hotel con piscina alla homestay a conduzione familiare. Noi ovviamente abbiamo una di queste, la Celagi Inn (081 338404274), non sarà il massimo del confort ma le colazioni sono spettacolari e Made, il gestore, è adorabile.

Sul lungomare troverai una serie di ristorantini, tutti simili tra loro e dove potrai mangiare pesce a volontà a prezzi ragionevoli. Allontanandosi dal paese, verso la scogliera, si trovano alcuni warung che sono ancora più economici.

Come arrivare

Padangbai si raggiunge facilmente in autobus da Kuta con lo shuttle Perama, non è esattamente rapido dato che fa varie fermate in altri paesi, ma permette di risparmiare parecchio rispetto ad un’auto privata.