Il primo giorno a Shanghai ce la prendiamo comoda, dato che ieri siamo arrivati in stanza alle 3 di notte.
Shanghai non è la Cina per come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi. Non solo per i grattacieli, le autostrade sopraelevate in mezzo alla città, i fast food che prendono il posto dei ristorantini tipici. Anche la gente a prima vista si comporta in un altro modo (quasi nessuno sputa!!) e per strada non siamo gli unici occidentali, vediamo coppie miste e classi in gita con i loro figli. Tutto sommato ci piace anche se sembra che le tradizioni e le usanze che abbiamo visto nelle altre città si stiano perdendo. In realtà uscendo poi dal centro anche nel quartiere dell’ostello troviamo il tipico mercato dove si spennano i polli per strada e di prima mattina la gente si esercita nel taichi al parco per cui non ci sentiamo del tutto spersi 🙂

Decidiamo di andare subito alla Old Town, una zona iper turistica della città, con centinaia di negozi di ogni genere, soprattutto di souvenir ovviamente. La zona ospita però anche il Giardino del mandarino Yu, un giardino privato storico oggi aperto al pubblico. È davvero una meraviglia lasciare il caos e il rumore che caratterizzano Shanghai e tuffarsi in questa oasi di relax. Per pranzo proviamo i favolosi xialongbao, dei ravioli cinesi enormi ripieni di granchio e dai quali prima di tutto bisogna bere il brodo con la cannuccia. Una delizia!

Il pomeriggio passa girovagando un po’, aspettando che faccia buio per andare su una delle torri più alte di Pudong (il quartiere dei grattacieli). Saliamo così al piano 88 della Jinmao Tower, da dove è possibile godere di un panorama a 360 gradi sulla città. Per fortuna che siano venuti di sera! Vedere tutti i neon e le luci che illuminano i palazzi sull’altra sponda del fiume è proprio uno spettacolo!