A inizio anno, appena decisa la destinazione del nostro viaggio estivo, la Tanzania, si è posto il problema di scegliere una fotocamera per il safari. Ci piace viaggiare leggeri e quindi abbiamo sempre optato per macchine compatte e poco ingombranti, ma per questo dotate di obiettivi con zoom limitato.
Inizialmente abbiamo pensato di acquistare un obiettivo per la nostra fidata Canon EOS M, essendo il suo EF-M 55-200 mm molto compatto. Per il tipo di viaggio che ci aspettava però l’idea di cambiare l’obiettivo on the road, in situazioni diciamo non proprio immacolate, non ci attirava molto. Inoltre il nostro 22 mm fisso è perfetto per paesaggi e primi piani, quindi abbiamo scartato questa opzione.
Si ripropone quindi il quesito: quale fotocamera scegliere per un safari?
Marco è partito con uno dei suoi studi di settore, il che significa settimane a leggere forum, confrontare caratteristiche, guardare video recensioni su youtube, cercare offerte nei vari store di elettronica.
Nel frattempo Paola lavorava sotto coperta ad una collaborazione con Canon Italia, che si è concretizzata nel prestito di una fotocamera adatta alle nostre esigenze. La scelta è ricaduta sulla Canon PowerShot G3 X: una bridge di fascia alta con uno zoom spinto e un sensore da reflex.
Marco in azione con la Canon Powershot G3 X
La nostra non vuole essere una recensione troppo tecnica, anche perchè non siamo così esperti, ma ecco le caratteristiche che ci hanno portati a scegliere questo modello e che la rendono una fotocamera ideale per un safari fotografico.
Macchina fotografica per safari Canon G3 X
Zoom e dimensione del sensore
Durante il nostro safari fotografico ci è capitato di trovarci veramente a breve distanza dagli animali, ma uno zoom elevato è d’obbligo per effettuare i primi piani, catturare le loro espressioni e per fotografare la fauna più distante. Il problema di molte bridge è la dimensione ridotta del sensore, quindi anche avendo uno zoom molto elevato (anche molto maggiore del nostro 25x), finiscono per catturare immagini di qualità mediocre. La Canon PowerShot G3 X ha un obiettivo che arriva a 600 mm e un sensore da 1″ che ci hanno permesso di fotografare veramente bene gli animali.
Compattezza
Diciamolo, non siamo fotografi professionisti, e forse non siamo ancora pronti per una vera reflex. Inoltre volevamo una macchina che nonostante lo zoom e la qualità fosse abbastanza compatta. Un teleobiettivo comunque avrebbe complicato molto il trasporto e la maneggevolezza. Sicuramente la Canon G3 X ha dimensioni importanti, ma nell’ambito delle bridge superzoom si distingue per la sua compattezza.
Il nostro solito zainetto che usiamo come bagaglio a mano e una normale custodia in neoprene sono stati perfetti per trasportarla, e anche tenerla per molto tempo al collo non è stato faticoso.
Velocità
Quando si tratta di immortalare gli animali della savana la velocità può essere essenziale. Se ti compare di fronte un leopardo devi accendere puntare, zoommare e scattare nel più breve tempo possibile. La G3 X da questo punto di vista ci ha soddisfatti.
Il ghepardo è uno degli animali più difficili da fotografare
Un super primo piano di un leopardo
Semplicità d’uso
La Canon PowerShot G3 X è in tutto e per tutto paragonabile ad una reflex per quanto riguarda le impostazioni e le regolazioni possibili. È possibile scattare in automatico, semi-manuale con impostazione automatica di alcuni parametri e in manuale completo. In mezza giornata di sperimentazione ed esperimenti abbiamo preso dimestichezza con i vari settaggi.
Degli elefanti nel Tarangire. Senza zoom
La stessa scena della foto precedente con lo zoom
Video
Lo scorso anno abbiamo girato il nostro primo video video nella Foresta amazzonica, contiamo di fare altrettanto per il safari in Tanzania. La Canon G3 X non riprende in 4k, che oggettivamente poi sarebbe difficile da montare con un pc da comuni mortali, ma permette di realizzare filmati in FullHD 1080 di ottima qualità.
Svantaggi
L’unico svantaggio che abbiamo individuato è stata la mancanza del mirino elettronico, che può essere comodo e utile in casi di forte luce (sebbene il display sia molto luminoso). Accessorio che non viene fornito all’acquisto, ma che comunque è possibile aggiungere (a prezzo abbastanza elevato).
Altri consigli per un safari fotografico
Una volta scelta la fotocamera per il safari, sarà ora di metterla alla prova. Ti lasciamo quindi alcuni consigli che potranno esserti utili durante la tua caccia fotografica.
1. La pazienza è la dote migliore durante il safari. Capiterà di dover aspettare un’ora o anche più che un animale esca da dietro quel cespuglio che gli copre proprio il muso. E se non sei pronto con la tua macchina fotografica potresti perdere l’attimo.
2. Quando l’animale sarà bene a portata di obiettivo, cerca di effettuare dei primi piani che riempiano il frame dell’immagine, l’effetto sarà spettacolare.
3. Non ti fare prendere però troppo dallo zoom a tutti i costi e scatta anche qualche foto di contesto in cui si vede l’animale nel suo ambiente.
4. Soprattutto quando usi lo zoom, cerca una base di appoggio in modo che la fotocamera rimanga ben ferma e la foto risulti ben definita. Anche un mini cavalletto di quelli che si aggrappano alle superfici può essere utile sul bordo del tetto della jeep.
5. Munisciti di una o due batterie di riserva, non c’è cosa peggiore di trovarsi con la batteria scarica nel bel mezzo di un safari fotografico. Sulle jeep solitamente c’è modo di ricaricarle, ma la carica è abbastanza lenta.
6. Guidare nella savana significa avere a che fare con quintali di polvere. Ti troverai i vestiti pieni, poco male, ma la macchina fotografica potrebbe soffrirne. Quando non la usi copri sempre l’obiettivo con il suo tappo e soprattutto se la jeep è in movimento riparala bene, un sacchetto di plastica sarà perfetto.
È tutto per ora, ti è già capitato di dover fotografare animali selvatici? Se sì che macchina fotografica hai usato e quali altri consigli puoi darci?
