Partenza al mattino per Zhangjiajie, a due ore circa da Jishou, dove avremo due giorni e mezzo per fare trekking nel parco naturale.
Il treno in Cina é sempre un’esperienza divertente e interessante, peccato non essere riusciti ad utilizzarlo di più per i precedenti problemi di prenotazione.

Questa volta affrontiamo l’assalto al treno della popolazione dei villaggi attorno alla cittadina (tipo Dehang), che munita di enormi sacchi di juta pieni di granaglie probabilmente si sposta a Changsha, capoluogo della provincia dell’Hunan, a 8 ore di viaggio. Il caos è totale, arzilli vecchietti non più alti di 1m e 40 spintonano all’inverosimile per riuscire a salire sul treno per primi, non capiamo bene perché dato che i posti dovrebbero essere tutti assegnati… Oltre a loro sul treno ci sono parecchi studenti, a Changsha c’è infatti l’università.

Arriviamo facilmente dalla stazione di Zhangjiajie al Bajie Hostel. Il posto sembra frequentato soprattutto da turisti cinesi e i ragazzi della reception sembrano un po’ meno agili del solito. Chiediamo qualche suggerimento sul parco, ma uno di loro ci dice che dobbiamo aspettare la sera quando ci sarà una guida…mah. Fortunatamente un altro riesce a darci quelle quattro informazioni necessarie a raggiungerlo e ci consiglia una passeggiata a fondo valle che possiamo fare tranquillamente nel pomeriggio. Così posiamo i bagagli e partiamo.

Il biglietto d’ingresso è caro: 30 euro a persona, quasi proibitivo per il costo della vita locale, ma è valido per tre giorni quindi va bene. Lo scenario naturale è stupendo, canyon e picchi carsici si intrecciano, con la foresta subtropicale che li ricopre. Peccato che, appena entrati, la magia si spenga. Ci aspettavamo un ambiente di montagna con dei sentieri da percorrere mentre sembra di essere a Gardaland con camminamenti lastricati, transenne e gruppi organizzati che schiamazzano. Ovunque passino rimangono mucchietti di spazzatura e le guide sono dotate di megafoni assordanti.

In ogni caso la passeggiata di circa due ore passa in un bel paesaggio e incontriamo anche dei gruppi di scimmie, anche se purtroppo vengono molestate dalle masse. Il tratto comunque dovrebbe essere il più semplice e turistico dato che é tutto in piano, il giorno dopo si spera andrà meglio.