Da ieri sera si è messo a piovere leggero e a tirare un vento gelido. Non ci lasciamo scoraggiare e raggiungiamo Piazza del Popolo, al centro della città. Da qui facciamo un salto in un grande mercato coperto in cui si trovano oggetti di ogni tipo, soprattutto contraffazioni. È curioso girare tra i negozianti, tutti che cercano di richiamare la nostra attenzione proponendoci copie più o meno fedeli agli originali. Crediamo che in parte si tratti di becere copie, ma alla luce del fatto che molti prodotti sono di fatto ‘Made in China’ crediamo anche che un certo numero di pezzi arrivi direttamente dalle fabbriche, magari sono pezzi di scarto o comunque di seconda scelta. In ogni caso c’è anche un’ordinanza comunale sul muro che ricorda che l’utilizzo di marchi senza autorizzazione è reato.

Beh, non può che farci ridere questo avviso, soprattutto perché la vendita non avviene sottobanco: l’unica eccezione solo oggetti di lusso tipo orologi Rolex e borse Vuitton, che ci vengono proposti da passanti “anonimi” che vorrebbero portarci in non ben precisati luoghi per vedere la mercanzia.

Più tardi riequilibriamo il tenore della giornata andando al Museo di Shanghai, dove ogni area del palazzo ripercorre la storia di una determinata tecnica artistica: la terracotta, i bronzi, la calligrafia, ecc. Il museo è ben fatto, ogni area è introdotta da pannelli esplicativi essaurienti e c’è la possibilità di approfondire leggendo il materiale gratuito disponibile.

C’è anche una mostra di vasi cinesi bianchi e blu, dove notiamo numerosi appassionati aggirarsi tra i pezzi esposti armati di mini torcia per illuminare i dettagli e osservarli meglio. Sono davvero una schiera!
A fine pomeriggio torniamo sulla via pedonale del centro città, ogni palazzo contiene un centro commerciale di 7-8 piani, Marco può dedicarsi un po’ alla ricerca del cinafonino e Pali cercare qualche occasione nei grandi magazzini. Va male a tutti e due, il telefono non si trova e i prezzi qua non sono diversi da quelli in Italia.

Intanto fuori si è messo a fare davvero freddo, ma vogliamo ancora vedere il Bund, il lungofiume di Shanghai, illuminato di notte e fare qualche foto. I palazzi in questa zona ricordano la New York anni ’30 mentre nell’acqua passano imbarcazioni bizzarre e kitsch con la prua a forma di drago e illuminazioni eccessive.