Guatapé è una cittadina che sorge sulle rive di un lago artificiale, a circa 80 km da Medellín: è molto famosa per le sue case colorate e decorate con altorilievi e per l’imponente Piedra del Peñol, dalla cima della quale si può vedere un panorama mozzafiato su tutta la regione.

Come arrivare

I bus pubblici che vanno a Guatapé partono dal Terminal del Norte di Medellín.

Per arrivare al Terminal del Norte, ti basterà prendere la metro fino alla stazione Caribe e poi seguire la folla lungo il ponte pedonale che arriva direttamente all’interno del terminal.

La stazione dei bus è molto grande, ma le biglietterie e i bus sono tutti al piano terra: in particolare, i biglietti per Guatapé – La Piedra si acquistano agli sportelli 9 e 14. Scegli semplicemente il bus che parte prima, sopratutto la mattina ce ne sono tanti, dalle 6 in poi, e non aspetterai mai più di 20 minuti. Il prezzo del biglietto è di circa 14.000 COP [prezzi verificati a luglio 2019].

La Piedra del Peñol

La Piedra del Peñol è un grande masso monolitico, che sorge pochi chilometri prima di Guatapé: fatti lasciare dal bus vicino a un distributore di benzina e inizia a salire. In pochi minuti sarai ai piedi della Piedra: attraversa il parcheggio delle auto, acquista un biglietto di ingresso, assicurati di avere la borraccia piena e parti.

In qualche decina di minuti sarai in cima, stremato ma felice: la scalinata di oltre 600 gradini ti avrà spezzato fiato e gambe, ma la vista dalla cima (e la possibilità di comprare una bibita fresca o un ghiacciolo) valgono la fatica.

Il panorama permette di ammirare dall’alto il lago di Guatapè con le sue innumerevoli isolette e insenature, un vero spettacolo.

Guatapé

Tornati in basso, non resta che contrattare con uno dei numerosi tuk tuk che attendono vicino alla pompa di benzina e raggiungere la cittadina in pochi minuti.

Guatapé sorge sulle sponde di un lago artificiale creato negli anni Settanta: per realizzarlo, alcuni villaggi della zona finirono sotto il livello dell’acqua e la popolazione locale venne fatta traslocare più a monte.

Qui si possono provare alcuni sport nautici e naturalmente si può fare un giro in barca, per ammirare il paesaggio dall’acqua e scoprire qualcosa in più sulla storia del lago: eravamo titubanti, ma la scelta di fare il giro in barca si è rivelata molto buona.

Il giro dura un’ora circa e il barcaiolo è sempre pronto a raccontare aneddoti sulla zona: il preferito di tutti è quello che riguarda la grande villa di Pablo Escobar, che venne arrestato proprio mentre si trovava in villeggiatura qui. La leggenda dice che per molti anni i locali hanno cercato parti del suo tesoro, saccheggiando ciò che rimaneva della super villa, dopo che lo stesso Pablo le diede fuoco per distruggere documenti compromettenti.

Molto più interessante è naturalmente approfondire la scomparsa dei villaggi in seguito alla costruzione del lago artificiale e il conseguente trasloco di migliaia di persone.

Ricordati che qui sei a 2000 metri di altitudine: metti la crema solare e copriti la testa, se non vuoi rovinarti il resto della giornata!

Dopo il giro in barca, non ti resta che rilassarti in giro per la cittadina, famosa per le case decorate con bassorilievi dai colori vivaci, gli zocalos, che rappresentano attraverso disegni simbolici le attività o elementi distintivi delle famiglie che le abitano: le pecore per esempio indicano la casa di un pastore, gli strumenti musicali quella di un musicista, mentre una scena di giocatori di carte decora i muri del bar del paese. La luce abbacinante rende i colori ancora più accesi e dona a Guatapé un’atmosfera decisamente festosa, amplificata dalla presenta delle tante famiglie locali in gita (ci siamo stati di domenica).

A

Abbiamo anche trovato un bel baretto sull’acqua, realizzato su un paio di piattaforme galleggianti: l’atmosfera era perfetta per una birretta prima di pranzo!