L’escursione alle rovine di Pueblito è una delle molte che si possono effettuare all’interno del parco di Tayrona, sulla costa nord della Colombia, e permette di vivere una vera avventura alla Indiana Jones nella giungla caraibica.

Informazioni pratiche sull’escursione a Pueblito

Partenza: il sentiero inizia dal campeggio di Cabo San Juan, raggiungibile a piedi dall’ingresso principale di El Zaino o in barca da Taganga.

Durata: 2 ore, sola andata

Difficoltà: medio/alta

Altitudine massima: 260 m

Dislivello totale percorso: circa 400 m

Attrezzatura: scarponcini da trekking, abbigliamento leggero, impermeabile, acqua, un bastone

L’escursione

Per questa giornata Paola ha deciso di passare la mano e godersi la spiaggia di Cabo San Juan: da quello che abbiamo letto sulle guide, la salita è molto dura e quindi non adatta alle sue ginocchia piene di acciacchi… meglio evitare e non rovinarci la vacanza! Inoltre  la camminata del primo giorno per arrivare al campeggio non è stata difficile, ma lunga, e al pomeriggio ci toccherà a malincuore tornare indietro a piedi.

La sveglia è all’alba (6 a.m.): è il momento ideale per partire, dopo una veloce colazione. Il caldo umido della costa caraibica della Colombia, soprattutto in agosto, sa essere spietato, quindi decido di partire molto presto per affrontare la scalata.

pueblito-escursione-colombia: sentiero

Il sentiero, ben segnalato, parte subito fuori dal campeggio dove abbiamo passato la notte e attraversa il torrente che scende da Pueblito per tuffarsi nel Mar dei Caraibi. Supero il corso d’acqua grazie ad un tronco piazzato a mo’ di ponticello e dopo pochi passi mi trovo di fronte a dei massi enormi che bloccano il passaggio. Un po’ perplesso penso di aver sbagliato strada appena partito, ma non ci sono altri sentieri.

pueblito-escursione-colombia: sentiero con massi pueblito-escursione-colombia: sentiero con massi

Effettivamente però, guardando bene, vedo una fessura sotto le rocce e, accovacciandomi, riesco a passare per poi sbucare al di là dei massi dopo qualche passo: questo percorso si fa interessante fin dall’inizio!

Dopo il primo ostacolo comincia la salita.  Il sentiero si inoltra ripido nella giungla, la fatica si fa sentire, ma per fortuna è tutto in ombra e fa fresco. Seguirlo è semplice, ma in alcuni punti bisogna salire su grossi massi che formano dei gradoni alti anche un metro. In certi punti devo letteralmente issarmi, passare sotto o sopra dei tronchi che ostruiscono il passaggio e fare un po’ l’equilibrista: ma l’avevo detto che ci si sente un po’ Indiana Jones, no?

Ogni tanto incontro dei cartelli che indicano Pueblito con i tempi di percorrenza: è quasi impossibile perdersi, anche se in un’occasione mi capita di prendere una biforcazione sbagliata. Me ne accorgo però quasi subito perché il sentiero finisce immediatamente dopo.

Lungo la strada avvisto diversi esemplari di scimmia cappuccina e un gruppo di tamarini edipo, primate molto raro, ma endemico del parco Tayrona, che si fa riconoscere per il ciuffo bianco sulla testa che ricorda un batuffolo di cotone. Vedo inoltre una microscopica rana freccia (dendrobates truncatus), chiamata così perché da essa si ricavava il veleno da usare per le frecce da caccia.pueblito-escursione-colombia: rana frecciaDopo un’ora e mezza abbondante di cammino il sentiero si apre in una radura: sono arrivato a Pueblito. Le rovine consistono di diverse terrazze di pietra circolari collegate tra di loro da scalinate e camminamenti lastricati. Possono considerarsi una versione in miniatura della famosa Ciudad perdidaL’emozione è tanta e mi sento catapultato in un’altra epoca: sono da poco passate le otto e mezza e sono l’unico turista. Ma non l’unica persona: qua vivono i discendenti della comunità Tairona che abitava il nord della Colombia tra il I e il XVIII secolo.

pueblito-escursione-colombia: resti pueblito-escursione-colombia: resti

Tra le rovine terrazzate si trovano le capanne in cui abitano ancora oggi. Qualcuno si lava nel ruscello e qualcuno mi saluta un po’ diffidente, mi sento un intruso anche se so che molti altri visitatori probabilmente arriveranno nella tarda mattinata.

Esploro la radura e scatto qualche foto, in lontananza sento i ruggiti delle scimmie urlatrici, oramai dopo la nostra esperienza in Amazzonia in Perù li riconosco bene. Mi apposto per un po’, ma purtroppo non riesco ad avvistarle.

Mi riesce solo uno scatto ad un simpatico cagnolino del villaggio!


pueblito-escursione-colombia: villaggio pueblito-escursione-colombia: villaggio pueblito-escursione-colombia: villaggioArriva quindi l’ora di tornare: purtroppo non ho capito che è possibile ridiscendere seguendo un altro percorso che arriva al fondo della seconda spiaggia di Cabo San Juan, quindi ritorno lungo la strada che mi ha portato qua. Molte persone del campeggio stanno salendo ora: non li invidio perché il sole inizia a picchiare e il caldo a farsi sentire.

Una Jesus Christ lizard, lucertola soprannominata così grazie alla sua capacità di camminare sull’acqua, saluta il mio arrivo al guado della partenza. Mi aspetta un meritato relax sulla magnifica spiaggia di Cabo San Juan e un pranzetto a base di panes rellenos, ottimi fagottini di pane ripieni di verdure e formaggio.

L’escursione a Pueblito mi ha dato grosse soddisfazioni, le rovine fanno solo da cornice al meglio che questo percorso può offrire: una camminata avventurosa nella giungla, la possibilità di avvistare fauna selvatica e un’atmosfera quasi irreale che si può respirare una volta giunti a destinazione, senza contare il tuffo nell’acqua calda del Mare dei Caraibi, una volta tornato a valle!