L’abbiamo già detto in tutte le salse: l’Islanda è in grado di stupirti ogni giorno che passa con le sue attrazioni naturali. Nella parte sud-est dell’Islanda non possiamo che consigliarti la laguna di Jokulsarlon con i suoi iceberg e il parco nazionale di Skaftafell con i suoi bellissimi panorami.

La laguna di Jokulsarlon

La laguna di Jokulsarlon si forma nel sud-est dell’Islanda in seguito allo scioglimento del più grande ghiacciaio d’Europa: il Vatnajokull. Nello specifico, a partire dall’ampia lingua denominata Breiðamerkurjökull, sotto la quale abbiamo effettuato una memorabile escursione in una grotta di ghiaccio.

La grande particolarità è che al suo interno galleggiano gli iceberg che si staccano dal ghiacciaio e che lentissimamente e inesorabilmente vanno a morire nell’oceano. Osservarli e ascoltare il loro rumore è qualcosa di assolutamente rilassante.

Raggiungere la laguna è semplice: si trova proprio sulla route 1, la strada principale che fa il giro intorno all’Islanda.

laguna di jokulsarlon laguna di jokulsarlon: il ponte sullo sbocco in mare laguna di jokulsarlon

Sulla strada ci sono diversi parcheggi che si affacciano sulla laguna e che permettono di ammirarla. Il parcheggio principale, dove si trova anche il centro visitatori è grande e affollato, ma arrivando al mattino presto lo troverai quasi tutto per te. Da qui è possibile salire su una collinetta dalla quale si gode di una bella vista sulla laguna.

Dalla parte opposta della strada è possibile scendere alla spiaggia nera, dove la laguna si immette nell’oceano. Se sei fortunato vedrai gli iceberg che si tuffano in mare e alcuni di svariate e bizzarre forme che si spiaggiano, in attesa di sciogliersi.

Qui vale la pena di attardarsi a scattare mille foto: se ne hai la possibilità, fermati sia all’andata che al ritorno, perché troverai ogni volta un numero di iceberg differente e uno spettacolo sempre unico! Per esempio, il primo giorno che siamo passati da qui non c’erano pezzi di ghiaccio sulla spiaggia, mentre 24 ore dopo ce n’era tantissimi!

laguna di jokulsarlon: surf sull'iceberg laguna di jokulsarlon: marco e paola laguna di jokulsarlon: la spiaggia nera

Appena ad ovest del parcheggio principale ce n’è un altro molto più piccolo: da qui si arriva in un attimo in riva alla laguna e poi eventualmente si può proseguire per una bella camminata che la costeggia per 5/6 chilometri in direzione nord-ovest. Sicuramente un modo per allontanarsi dalla folla e godersi la pace del ghiacciaio e della laguna di Jokulsarlon.

Da metà maggio a fine settembre la laguna è navigabile. L’attività che più ci attirerebbe in questo periodo è l’escursione in kayak o canoa in mezzo agli iceberg: sicuramente più suggestiva e rispettosa dell’ambiente. Esiste però anche la possibilità di partecipare a tour su mezzi anfibi e gommoni.

Tra autunno e inverno è invece possibile partire dalla laguna per andare alla scoperta di una grotta di ghiaccio, come abbiamo fatto noi a marzo.

Quanto tempo dedicare alla laguna? Sta a te decidere, ma facilmente finirà che ti tratterrai diverse ore!

Il parco nazionale di Skaftafell

A 50 chilometri ad est della laguna di Jokulsarlon si trova il parco nazionale di Skaftafell. Il parco si sviluppa su un’area collinosa al limitare del ghiacciaio Vatnajokull e rappresenta una bella deviazione. Noi abbiamo deciso di fermarci qua al nostro ritorno verso Selfoss.

parco nazionale di skaftafell parco nazionale di skaftafell

Dal centro visitatori partono diversi trekking interessanti di diversa difficoltà che portano al ghiacciaio, a cascate, punti di osservazione e vallate. Informati prima presso il centro visitatori, per sapere se i sentieri sono percorribili: potrebbero essere chiusi a causa della neve. Anche qui noi siamo stati fortunati, perché andando in Islanda proprio a cavallo tra inverno e primavera abbiamo trovato belle giornate e i sentieri già aperti.

Non avevamo molto tempo a disposizione, ma abbiamo comunque passato qualche piacevole ora nel parco. Abbiamo optato per un facile sentiero che in 30 minuti conduce alla cascata nera di Svartifoss. Il “nero” è riferito al bellissimo anfiteatro di colonne di basalto che fanno da cornice al salto d’acqua di 20 metri. Da qui poi si può salire ancora 10 minuti per raggiungere un belvedere – in un punto davvero ventoso – e ridiscendere da un percorso alternativo verso il centro visitatori.

Un altro tracciato permette di raggiungere la lingua del ghiacciaio Skaftafellsjökull in circa 30 minuti.

Ovviamente se hai tempo e allenamento puoi addentrarti maggiormente nel parco ed effettuare in giornata anche vere escursioni di parecchie ore di cammino.

Ritorno a Selfoss

La nostra giornata si conclude nei pressi della cascata di Urridafoss, di cui ti abbiamo già parlato. Alloggiamo ancora in una fantastica fattoria immersa nel verde: veniamo accolti da cavalli con ciuffi al vento e ci godiamo ancora una volta l’aurora boreale. L’indomani sarà ora di spostarsi un po’ a nord: ci aspetta la penisola di Snaefellsnes.