Cosa vedere a Reykjavik in un giorno? La capitale dell’Islanda viene spesso snobbata dai viaggiatori, attirati soprattutto dalle bellezze naturali che la Terra del ghiaccio e del fuoco offre. Se saprai superare i preconcetti però scoprirai una cittadina piacevole da esplorare e ti immergerai nella vita quotidiana islandese. D’altra parte è un passaggio quasi obbligato e perdersela sarebbe un peccato, in questo post ti raccontiamo la nostra esperienza.
Arrivando in tarda serata all’aeroporto di Keflavik abbiamo deciso di noleggiare subito l’auto e spostarci in città per la notte in modo da avere poi un giorno intero per girare la città.
La mattina facciamo colazione con calma e ci prendiamo del tempo per chiacchierare con il nostro padrone di casa e con gli altri ospiti dell’airbnb.
La nostra visita della città parte da una delle vie più commerciali: alloggiamo infatti in Laugavegur, dove si trovano diversi negozi di design e abbigliamento islandese. I prezzi per noi sono quasi proibitivi, ma guardare non costa nulla e l’architettura nordica per noi è completamente nuova. Vaghiamo quindi fotografando tutti gli edifici colorati che incrociamo e scoprendo i numerosi graffiti che popolano il centro. Per proseguire con il non-shopping l’ideale è Skólavörðustígur che conduce alla cattedrale.
Nelle traversa che si trova all’altezza della libreria Liborius troviamo diversi murales: questa città ci piace già, come sai la street-art è una delle nostre passioni!
Se anche tu sei un appassionato, non perderti le vie di Seljavegur e Ægisgata nei pressi del porto, e il vicolo Vallarstræti tra Ingólfstorg e Austurvöllurl, dove troverai anche le opere di D*FACE, Caratoes, Elle, Phlegm.
Molti dei muri sono stati realizzati in occasione di parte di Wall Poetry, un evento che si svolge ogni anno in corrispondenza del festival musicale Iceland Airwaves e che fa collaborare band e street artist.
Ecco la mappa delle opere realizzate ad oggi:
Trovi più info sul sito ufficiale di Iceland Airwawes Wall Poetry.
La cattedrale di Hallgrímskirkja è piuttosto originale. La forma e le colonne che compongono la facciata ricordano la struttura di un organo a canne. A guardia dell’edificio si staglia una fiera statua di Leif Erikson: esploratore islandese che intorno all’anno 1000 fu il primo europeo a sbarcare nel Nordamerica.
Entriamo e si stanno svolgendo le prove del coro, ascoltiamo qualche pezzo e poi saliamo in cima alla torre del campanile, da cui si gode una magnifica vista sulla città con le sue casette e tetti colorati.
Proseguiamo poi la visita della città vecchia con i suoi edifici storici, le piazzette, il municipio e la chiesa cattolica Dómkirkja. Risaliamo Suðurgata e facciamo il giro del lago Tjörnin con i suoi cigni, prima di tornare verso il mare.
Qui entriamo nella Harpa concert hall, futuristico edificio che offre una vista impareggiabile sul fiordo di Reykjavik. Progettata dallo studio Henning Larsen Architects insieme all’artista Olafur Eliasson, la costruzione è formata da uno scheletro di acciaio che sostiene pannelli di vetro colorato di diverse forme.
Proseguiamo poi al vecchio per una bella passeggiata.
Il minuscolo museo del punk islandese si trova all’interno di un ex bagno pubblico vicino alla Harpa. Non è imperdibile: si tratta di una serie di articoli e foto incollati ai muri con il tipico collage da fanzine punk, ma permette di scoprire aneddoti su Bjork e sulla sua evoluzione artistica, oltre a informazioni su sconosciute band islandesi.
Molto interessante ed evocativa Reykjavík 871±2: la mostra sulla storia dell’insediamento vichingo in Islanda. Si trova nel centro storico e si sviluppa attorno agli scavi di una delle prime case islandesi ritrovate nel Paese.
Dopo cena abbiamo ancora le forze per partire alla ricerca dell’aurora boreale a Reykjavik. Si può vedere anche in città: proseguendo qualche chilometro oltre il porto la strada arriva al faro di Grotta dove è abbastanza buio da riuscire ad avvistarla.
La zona è un po’ affollata ma la posizione sul molo è buona. Noi ce l’abbiamo fatta, ci sembrava impossibile, ma la prima notte siamo riusciti a vedere l’aurora boreale, che decisamente già da sola vale il viaggio!
Finisce così il nostro tour di Reykjavik in un giorno, dai una possibilità alla cittadina, non te ne pentirai!