Nel cuore dell’isola di Bali c’è Ubud, la città dove si entra davvero in contatto con la cultura e con lo spirito balinese: vale davvero la pena di trascorrere qui qualche giorno.

Ubud è famosa fin dagli anni Venti tra gli intellettuali europei, grazie in particolare all’artista tedesco di origini russe Walter Spies, che visse qui per molti anni e partecipò alla produzione di video sull’arte balinese, che una volta diffusi in Germania attirarono altri artisti, scrittori e attori sull’isola, che a loro volta influenzarono la produzione artistica balinese.

Ecco cosa secondo noi vale la pena di vedere e fare a Ubud.

Puri Lukisan Museum

Il Puri Lukisan Museum conserva un interessante nucleo di opere donate da Rudolf Bonnet, che si adoperò con Spies per la salvaguardia della qualità dell’arte balinese, messa a rischio già dalle prime ondate turistiche, fondando la Pitamaha Art Guild nel 1936. Le opere più interessanti sono quelle che ritraggono i personaggi della mitologia balinese come Barong, Shiva, Ragda e Garuda (il preferito di Marco!).

I padiglioni del museo sono distribuiti all’interno di un parco che da solo vale la visita, per fuggire dalla folla e rilassarsi tra i suoi laghetti. Quando siamo stati noi era praticamente vuoto, sebbene la città pullulasse di turisti.

I giardini del Puri Lukisan Museum

I giardini del Puri Lukisan Museum

Pura Taman Saraswati

Sulla stessa via del museo c’è il Pura Taman Saraswati, tempio molto curato e riccamente decorato, che presenta al suo interno un laghetto pieno di fiori di loto, attorno al quale si tengono spettacoli di danza kecak al calar del sole. 

Spettacoli di danza

A Ubud ci sono decine di spettacoli ogni giorno: ti basterà andare all’ufficio turistico per avere la lista completa, che però ti lascerà piuttosto confuso. Le compagnie che si esibiscono qui sono generalmente professionali, ma gli spettacoli variano molto, concentrandosi in particolare sui tre stili tradizionali: Kecak, Legong e Barong. Solitamente la coreografia è strutturata per raccontare un passo tratto dal poema epico Ramayana, sacro per gli induisti e per fortuna, quando ci siamo stati noi, l’organizzazione ha provveduto a consegnare agli spettatori un breve libretto che spiegava le varie fasi dello spettacolo, un po’ come succede all’Opera.

foto Meru Muhammad

danza kecak – foto Meru Muhammad

Corso di cucina e cibo

Mangiare a Ubud è un’esperienza che va vissuta in ogni sua sfaccettatura. Passare con nonchalance dal ristorante vegetariano al Babi Guling (maialino da latte arrostito) sembrerà una bestemmia, ma non abbiamo preconcetti e abbiamo adorato entrambi. I warung originali sono un po’ decentrati, ma non perderti Mama’s Warung, dove mangerai piatti che solo la tua nonna balinese sa cucinare. Infine impara a cucinare qualche piatto tipico, noi ancora oggi almeno una volta al mese cuciniamo indonesiano. Il mercato coperto di Ubud è il luogo migliore per immergersi nella cultura locale e comprare qualche ingrediente particolare, non perdertelo!

il mercato di Ubud

il mercato di Ubud

Sacred Monkey Forest

Si dice che il Sacred Monkey Forest Sanctuary sia uno dei must see di Ubud e in effetti si tratta di una collinetta dove sarebbe piacevole passeggiare visitando i tre templi in tutta tranquillità. Cosa impossibile però, vista la presenza di una colonia molto numerosa di macachi, che di per sé non sono un problema, ma lo diventano dal momento che un altrettanto numerosa folla di turisti poco educati passa il tempo a dar loro cibo, anche se non proprio consentito. Gli animali sono così diventati nel tempo particolarmente aggressivi e bisogna fare attenzione alle proprie tasche…Vai al mattino presto per evitare la ressa.

Il Pura Dalem Agung è comunque molto suggestivo con la sua atmosfera alla Indiana Jones!

Esplorare Bali

Ubud è la base perfetta per esplorare Bali, noleggiando uno scooter o un’auto (con o senza autista) è possibile effettuare escursioni di un giorno. Bisogno di ispirazione?

Un’itinerario circolare ti porterà alle risaie di Tagalang, Pura Gunung Kawi, Tirta Empul, Gunung Batur e il lago Danau Batur, Pura Besakih.

A nord puoi arrivare a Lovina passando da Pura Ulun Danu Bratan e Munduk. Mentre a sud puoi esplorare la penisola di Bukit.

Dove dormire

Siamo andati a colpo sicuro: il Jangkrik Homestay è una pensione a conduzione famigliare ospitata all’interno di un cortile tipico dell’architettura balinese. Le stanze sono carine, affacciano sulla balconata e la colazione è ottima. Super economico.