Molti turisti visitano i templi di Borobudur e Prambanan, nelle vicinanze di Yogyakarta, nel corso di un’unica escursione che dura tutto il giorno; noi invece abbiamo deciso di vederli in due giorni in modo da avere tutto il tempo necessario per goderci la permanenza in città.
Il quartiere di Sosro pullula di agenzie che organizzano escursioni e visite guidate di ogni tipo e per tutti i gusti; entrambi i templi sono raggiungibili anche con i mezzi pubblici, ma tramite i tour operator è possibile raggiungerli all’alba o al tramonto, quando i bus di linea invece non sono in servizio. Optiamo quindi per questa soluzione per ammirare il sorgere del sole da una collina di fronte al tempio buddhista di Borobudur. Quindi primo giorno sveglia alle 4 per andare all’aeroporto, secondo giorno sveglia alle 3.30 e partenza in minibus: ci sarà tempo per riposare più avanti!

Intorno alle 5 del mattino arriviamo a Setumbu Hill. Per accedere al sito si paga un ingresso di 30.000 IDR e si effettua una breve camminata per raggiungere la cima dal parcheggio. Possiamo dire che ne vale la pena: il panorama è stupendo con il sole che spunta tra le nuvole che circondano il tempio visibile in lontananza. Il belvedere è affollato di turisti, ma basta spostarsi di pochi passi per rimanere soli in pace ad ammirare il sorgere del sole.

La scelta di partire prima dell’alba si rivela ottima anche al nostro arrivo a Borobudur alle 6.30. Il sito ha appena aperto e i visitatori già sul posto sono solo quelli che erano con noi sulla collinetta: in pratica il tempio, enorme, è deserto, un vero privilegio!

Il costo dell’ingresso a Borobudur è di 20 $ (circa 18 €) a partire dalle 6 del mattino, mentre costa 27 $ (25€) dalle 4.30 del mattino. Se pensi di andare anche a Prambanan, e te lo consigliamo, puoi acquistare il biglietto combinato a 30$ (27€). Trovi tutti i dettagli sul sito ufficiale.


Apprendiamo che Borobudur in realtà non è un tempio, o meglio, non si sa esattamente cosa sia. È possibile che fosse una scuola, ma a noi piace l’interpretazione secondo la quale si tratti di un monumento a forma di mandala se visto dall’alto. La costruzione, considerata il tempio buddhista più grande al mondo, è imponente, ma è tranquillamente visitabile nell’ora e mezza che abbiamo a disposizione prima del rientro con il minibus. È possibile scalare i 34 metri e visitare i nove piani del tempio per ammirare bassorilievi mitologici, buddha scolpiti nella roccia, e i magnifici stupa presenti ai piani più alti. Nelle prime ore della mattinata è possibile scattare bellissime fotografie approfittando dei pochi turisti, intorno alle 9 però arrivano i grandi bus dei tour organizzati quindi il sito diventa improvvisamente affollato.

A Borobudur iniziamo ad individuare elementi chiave del turismo locale e cinese:

  1. La foto con il cartello entrata/uscita è un must, anche se privo di qualsiasi attrattiva grafica
  2. Vi siete mai fatti un selfie? Le foto sono tutte uguali, faccione in primo piano e nulla dietro. Soluzione trovata: il selfie stick è un braccio telescopico a cui potete fissare lo smartphone. Tra poco ce l’avranno tutti anche in Italia, siete avvertiti.
  3. Per qualcuno la giacca a vento è un must anche con 30° all’ombra. Ma perchè?!?!

La gita termina intorno alle 10 e dopo un paio d’ore di riposo in camera siamo pronti per ripartire alla scoperta della città. Considerati i vari vantaggi di cui abbiamo parlato è decisamente economica (abbiamo trovato un’agenzia a 75.000 IDR per persona, biglietto escluso), ci sentiamo di consigliarla!