Sveglia alle 4.20 per prendere il treno da Xi’an a Chengdu, 16 ore di viaggio.
Appena usciamo inizia a piovere e il treno è in ritardo, tanto per continuare con la sfiga dei treni.
Nella sala d’aspetto la situazione è tragica: gente che sputa a terra e spazzatura ovunque. Uno si pulisce le orecchie con un uncinetto che tiene nel portachiavi, e che vi porteremo come souvenir.
Saliamo sul treno e la situazione è nettamente migliore, per fortuna. Nel nostro scompartimento a cuccette sembrano tutte persone per bene anche se alle 7.20 iniziano a mangiare spaghetti precotti, zuppa in scatola e i profumi si diffondono.

Siamo riusciti a trovare i biglietti per le cosiddette cuccette dure, non sono molto diverse dalle nostre, solo che non sono separate dal corridoio. Inoltre non ci sono sedili ma si può solo stare sdraiati o seduti sugli sgabelli nel corridoio. Grazie al traduttore del telefono riusciamo a farci cambiare le lenzuola, usate dal precedente passeggero per la notte, cosa che suscita l’ilarità di tutti.

Più tardi facciamo amicizia con Margie e i suoi colleghi, che vanno anche loro a Chengdu per lavoro. Da notare che al mattino il suo capo gira tranquillamente in pigiama…
Margie ha 26 anni parla un buon inglese e ci facciamo 2 chiacchiere. Ci sembra incredibile che queste persone siano partite ieri pomeriggio dalla loro città, per un totale di 33 ore di viaggio. In aereo sarebbero 2 e soprattutto il prezzo è lo stesso! Per loro non è una novità, eppure sono i primi ad apprezzare questo tipo di viaggio, perché permette di socializzare!

Diamo anche un’occhiata alle altre classi, per prepararci alle prossime tratte in treno. Le cuccette morbide sono da 4 anziché da 6, quindi più comode. In ogni caso anche in quelle dure si sta bene. Poi ci sono i sedili normali, che di per sé sono nuovi e moderni, ma purtroppo frequentati in massa da coloro che qui abbiamo soprannominato “Lurido de’ Luridis”.

Intanto arriva un nuovo compagno di scompartimento, che assume subito il nome di “Panza de’ Fora”, per l’abitudine, per nulla singolare da queste parti, di alzarsi la maglietta. Gli piacerà prendere freddo alla pancia? Soprattutto dopo il tipico pranzo da treno a base di stinco di maiale sottovuoto.

Anche noi ci siamo attrezzati con tagliolini precotti, pane, semi di girasole, fagioli di soia, dolcini e frutta. Il viaggio è lungo e ci siamo organizzati, ma rispetto a loro sembriamo dei principianti: una ragazza nello scompartimento accanto mangia un granchio, mentre Margie ci offre a ripetizione uova sode e snack vari.

La giornata prosegue tra sonnellini e chiacchiere con Margie: ci scambiamo i contatti e dice di chiamarla se capiteremo dalle sue parti nella regione di Shanghai. Il viaggio alla fine non è stato così traumatico anzi ci siamo divertiti ad osservare un po’ le strane (per noi) abitudini dei nostri compagni di viaggio. Arriviamo in orario a Chengdu e verso le 23 siamo nuovamente al Traffic Inn. Doccia!